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armonia cromatica
Armonia di colore nella pittura di Vincenzo Piatto
Il processo dialettico con il quale fare " arte" non può approdare alla contemplazione se esso e privo della necessaria esperienza autocritica ovvero se non esiste nell’operatore,la capacità di prendere coscienza del fenomeno artistico nel suo sviluppo come stile e quale conseguenza scaturita dal mondo esistenziale. Questa teorica premessa è indispensabile per stabilire che Vincenzo dopo il lungo periodare nel mondo esistenziale del figurativo di tendenza espressionista,dal quale ha tratto le maggiori esperienze,ha assunto un linguaggio diverso nel procedimento formativo dell’opera d’arte evitando scrupolosamente di considerare l’attuale procedimento come il risultato di un rigetto e di un desiderio di mutare semplicemente il gusto realizzativo.E tutto ciò è servito ad indicare,con più incisività,e su di una direttrice marcatamente culturale, il significato teorico orientativo e comunicativo di un contenuto inserito in un preciso rapporto architettonico,il quale va inteso come creazione piuttosto che come semplice espressione . La libera associazione delle immagini,le quali spesso assumono le forme quasi irreali in un impianto fantasioso,si presenta oggi con una connotazione inedita per il particolare contenuto come del resto,per l’insieme dell’opera d’arte medesima. Originariamente come già accennato legato alle poetiche del figurativo,dove l’immagine,quale esigenza interiore espressiva si immergeva su tutta la superficie pittorica o si sovrapponeva ad una irrilevante area di fondo,assumendone la parte prioritaria e quasi unica,l’immagine non si dissocia affatto dall’impianto architettonico nella nuova discorsività,anzi ne assume il ruolo complementare nel processo formativo.In effetti il procedimento realizzativo che si presenta come l’evolversi,il realizzarsi di varie forme più flessibili alle attuali necessità dell’artista,dopo le molteplici esperienze si estende in un campo di vastissima azione operativa .La natura organica costruttiva e sostenuta dall’idea, la quale si basa sulle varietà cromatiche tonali e l’implicazione avviene peraltro ,mediante degli straordinari accostamenti,i quali assumono un comune atteggiamento di forme codificate strutturali delle quali emergono gli elementi figurali che hanno ispirato la parte architettonica dell’opera d’arte.La varietà dei simboli ,in corrispondenza delle forme architettoniche,è dunque leggittimo in quanto proprio per il lungo cammino figurale, stà ad indicare lo spirito evolutivo ed insofferente dell’artista la cui elevata sensibilità lo pone nella condizione ideale di percepire tutti i lati della realtà contemporanea,e di sviluppare con i nuovi mezzi espressivi,le sensazioni,le idee e i pensieri in un contesto che comprendono valori tattili potenziandone la forma stessa nel suo effetto plastico e volumetrico.Non resta da dire che il parallelismo riscontrato tra i toni armonici dei colori e la parte segnica avvalora la dialettica di una spinta creatrice,confermando,con la limpidezza tematica e la dinamicità lineare,una avvertita presa di coscienza di un fare artistico il quale non può apparire di notevole dimensione.
Prof. Dott Bruno Gallo [critico d arte ]
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