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L’arte di Vincenzo Piatto
Quando si guarda un’opera di Vincenzo Piatto immediatamente ci si accorge che non ci si trova soltanto di fronte ad un quadro; difatti, attraverso essa si viene immersi nell’animo stesso del pittore. La pittura di Vincenzo Piatto è realmente espressione della sua interiorità che si mostra e , al tempo stesso, si cela in ogni suo dipinto. Le sue opere pittoriche sono l’espressione visiva dei suoi stati d’animo. Tali sensazioni si esprimono, come un vortice, attraverso le sue tele che, nella loro composizione, non seguono una corrente pittorica ben definita o uno schema logico, se non quello proprio del flusso di coscienza dell’autore. Si alternano, infatti, opere che sembrano essere figurative, trascendentali, espressioniste, paesaggistiche, astratte, ma che al tempo stesso non appartengono ad alcuna di queste mere definizioni stilistiche in quanto rifuggono da ogni stilizzata definizione: come è possibile etichettare la pura espressione dell’anima? Sarebbe più giusto definire l’arte di Piatto come una pittura eclettica; ma anche questo tentativo trova il suo limite attraverso la stessa banalizzazione che una definizione comporta. Ogni opera di quest’artista è unica nel suo genere e va osservata attraverso gli occhi del cuore. Ciò comporta un superamento di ciò che sono le correnti pittoriche del secondo novecento, non mediante l’esasperazione dell’arte, ma attraverso la libera espressione dell’anima dell’artista. L’artista esiste attraverso le sue opere; opere che non seguono le ibride leggi del mercato dell’arte o le inutili tendenze che spesso rendono l’arte una moda relativa al suo tempo, ma che sono, al contrario, veri e propri " fotogrammi" di una vita che trova ragione di essere nella sua stessa espressione. Prof. Dario Argenziano
Prof,Dario Argenziano [docente di italiano]
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